Tante storie magiche
IL DIARIO DI ADELINE
“Mi chiamo Adeline De Monrevèle, amo cucinare e deliziare i miei ospiti con le ricette che ho imparato dalla mia balia, in terra di Francia prima che la mia famiglia si trasferisse in Egitto.
Le ho raccolte in un diario affinché i miei figli le tramandino ai loro figli di generazione in generazione aggiungendo qualcosa di loro, delle terre dove nasceranno e vivranno perché sia un ricettario di famiglia.”
Mentre la Jeep percorre la lunga strada sotto il sole osservo le persone che vi camminano, la vita frenetica che scorre in quella strada del Cairo che ha dato i natali a mio padre, che ha visto tanti italiani trascorrere un’infanzia diversa e forse per questo ai miei occhi così affascinante.
Passiamo davanti a una porta che mi da un brivido, non so perché ma ha qualcosa di familiare…
“Mi scusi” chiedo all’autista intento a suonare il clacson per allontanare dei ragazzini che giocano a pallone in strada, beati loro, qui ancora si può fare.
“Mi scusi, dove siamo esattamente?”
“Quella porta?”
“ Si, ha qualcosa di familiare, non so perché ma sento di conoscerla…”
“ Conosceva la Famiglia Gigliotti?”
Ecco perché ha qualcosa di familiare, ci siamo, siamo vicini a quella che è stata la casa di mio padre, Iolanda Gigliotti, la grande Dalida è nata qui, a pochi passi dalla mia famiglia e con le mie zie è andata a scuola.
Quante volte ho visto quelle fotografie, le immagini di quelle case al sole, così diverse dalle terrazze di Milano cui sono abituata.
L’autista si ferma, la casa di mio padre è li difronte a me, Farid il nuovo padrone di casa ci accoglie con calore.
“Finalmente, benvenuti nella mia casa”
“Grazie di cuore”
Sono in preda a una sorta di emozioni contrastanti, un misto di stupore e commozione, di incredulità e una gran voglia di capire, scoprire, visitare.
Accomodati su comodi divani Farid ci mostra un diario…
“Chiedo scusa, l’abbiamo trovato mentre traslocavamo, non sappiamo perché sia arrivato fino a noi, altri proprietari hanno vissuto qui, ma l’abbiamo scoperto noi per caso, nascosto in soffitta.
Spero non ce ne vogliate, mia moglie l’ha letto e si è innamorata della Bouillabaisse di Adeline”
“Mi perdoni Farid, non comprendo… chi è Adeline? E questo cos’è un libro di cucina?”
“Oh no, no, credo si molto molto di più! Ho fatto cercare dal mio avvocato chi possedesse questa casa in origine, e dopo parecchie ricerche siamo arrivati a voi.
Adeline è la sua bisnonna!”
“ La mia che?????”
Era la prima volta che ne sentivo parlare, sapevo da mia nonna che sua suocera era Francese e che l’amava molto, sapevo le avesse trasmesso alcune ricette e che mia nonna le aveva riadattate mescolandole ai sapori d’Egitto e di Sicilia la sua terra d’origine, ma nulla più.
Questo era tutto quello che sapevo delle origini della mia famiglia, forse questo diario e questo incontro avevano un significato?
“Se volete vi accompagno in Hotel, questa sera sarete miei ospiti per la cena.”
“Grazie per la meravigliosa ospitalità”
Ore 20.30
La famiglia di Farid è una famiglia numerosa, allegra, e soprattutto molto ospitale.
Amina l’elegante padrona di casa si presenta in tavola seguita da due persone di servizio che recano 3 grandi zuppiere.
Un profumo speziato ma delicatissimo si spande nell’ aria, tutti incuriositi guardiamo le zuppiere, la voglia di scoprirne il contenuto è tantissima.
“In onore della nostra ospite! La bouillabaisse di Adeline!”
Un applauso accoglie il riso e le due zuppiere di zuppa di pesce, un regalo inaspettato tratto da quel diario che contiene i frammenti di una vita e di una passione che cercherò di fare mia brindando a questo incontro e a questa nuova condivisione che sa di famiglia.
“Amore a che pensi?”
“ A quanto sono felice!”
LA BOUILLABAISSE DI ADELINE … con un tocco in più
Ingredienti:
pesce misto per zuppa (crostacei, molluschi, gallinella a pezzi, scorfano a pezzi ecc.) per 4 persone
2 cipollotti
5 pomodori perini da sugo e 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
Brodo vegetale o se preferite fumetto di pesce (ma in questo caso il risultato sarà meno delicato) q.b
vino bianco, olio evo, zafferano, panna, prezzemolo, basilico, 2 spicchi d’aglio, 250 gr riso basmati, mix riso selvaggio, peperoncino a piacere.
Tritare il cipollotto e soffriggerlo delicatamente in olio evo.
Aggiungere i pomodori passati e il concentrato e portare a cottura il sugo per circa mezz’ora a fuoco basso.
Aggiungere il basilico e lasciar riposare.
In una pentola capiente porre l’aglio in olio evo e lasciar dorare.
Eliminare l’aglio, aggiungere il pesce (Tranne i crostacei e i molluschi già aperti che verranno messi a cuocere per ultimi) e sfumare con il vino.
Aggiungere brodo qb, lo zafferano e portare a cottura il pesce.
Aggiungere al pomodoro 1 confezione di panna e mescolare bene, deve risultare una salsa morbida, nel caso allungare con un pochino di brodo, sale e pepe qb.
In una casseruola rosolare il secondo cipollotto, aggiungere il riso, tostare qualche istante e aggiungere il brodo in quantità doppia rispetto al riso.
Abbassare la fiamma al minimo, coprire con un canovaccio e successivamente con il coperchio, e portare a cottura.
Amalgamare il pesce alla salsa, spolverare con il prezzemolo, un pizzico di peperoncino a piacere e servire con il riso pilav accanto.