Care amiche e amici,
vi auguro un Natale sereno e un 2018 migliore dell’anno che sta per finire.
Nelle mie preghiere chiederò a Gesù Bambino di assicurarvi un fisico bello asciutto e un salario un po’ “ciccioso”, raccomandandogli di non invertire le cose.
In compenso vorrei che vi uniste a me nel chiedere a Gesù Bambino di elargire agli uomini il senso del rispetto per le donne, perché troppe di noi vengono quotidianamente maltrattate, umiliate e spesso massacrate dai vigliacchi che riversano su di loro le proprie frustrazioni.
Vorrei che vi uniste a me nel chiedere a Gesù Bambino di regalare a tutti noi la capacità di ascoltare chi ci parla e anche chi tace. Della capacità di ascolto ne hanno un gran bisogno soprattutto i tanti politici che mentono e urlano e non sentono il silenzio assordante dei troppi italiani che, disgustati e sfiduciati, hanno smesso di andare a votare. Questa massa silenziosa mi fa paura.
Vorrei che vi uniste a me nel chiedere a Gesù Bambino il senso della responsabilità a chi è alla guida del nostro Paese e pratica una politica divisiva, perché da una sana unione scaturisce la forza, mentre dalle divisioni nasce la debolezza.
Infine, carissime amiche e carissimi amici, vorrei che vi uniste a me nel chiedere a Gesù Bambino un ultimo bellissimo dono: il riscatto da anni di crisi economica, sociale e morale. L’Italia prospera di un tempo non tornerà mai più e lo sappiamo tutti, ma sarebbe auspicabile una maggiore equità da parte di chi, finora, ha banchettato sulle nostre difficoltà. Un po’ di equità (e non di Equitalia) farà bene a noi e a loro.
Vi ringrazio e vi abbraccio.
Sveva