Le recensioni
Vaniglia e cioccolato
Sinossi:
Vaniglia e cioccolato: due gusti diversi, che però insieme legano benissimo. Come capita, talvolta, nell’amore. Com’è capitato anche a Pepe e Andrea, che dopo diciott’anni di matrimonio e tre figli non hanno mai smesso d’amarsi. Ma un giorno la magica alchimia si spezza e lei, delusa e umiliata dalle scappatelle del marito, decide di andarsene e lasciarlo da solo a cavarsela con i mille problemi quotidiani. Una separazione che tuttavia si rivela decisiva per entrambi, aiutandoli a far chiarezza in se stessi e a ritrovarsi…
Oggi torno a raccontarvi dei romanzi di Sveva, torno ad associare ogni sua storia a un periodo particolare della mia vita e che questa volta riguarda il cambiamento che la vita in due comporta. Vaniglia e cioccolato non fa eccezione.
L’originalità dell’associare due gusti differenti che insieme sono perfetti rappresenta per davvero la quotidianità di tutti noi, nei rapporti d’amore, specialmente quando si sta insieme da molti anni, si hanno dei figli e ci si conosce profondamente. Quando i difetti dell’altro che prima, ancora freschi d’amore, sembravano pregi, erano unici, speciali, insostituibili, mentre col passare del tempo diventano in un certo senso meno tollerabili.
Ed è proprio qui che possiamo affermare con assoluta certezza che un amore è autentico, quando si cerca di venirsi incontro, quando si guarda al di là di ciò che la persona che amiamo è in realtà quotidianamente, quando si sa gestire un amore maturo, nel bene e nel male.
Nel caso di Pepe e Andrea il discorso è ben più complesso, me ne rendo conto; Andrea non può essere giustificato in nessun modo e Pepe ha fatto la scelta più saggia e coraggiosa in primo luogo per se stessa, ma anche per i suoi figli, per aver trasmesso il valore dell’amor proprio.
Una separazione, un allontanamento è stata la scelta, seppur difficilissima, più giusta per loro, perché di fronte a inevitabili evidenze il cuore può separarsi dalla mente, l’unica che può davvero elaborare e farci riflettere per ammettere i propri sbagli e per capire l’uno le scelte dell’altro.
Daniela Perelli