Tante storie magiche
UNA GIORNATA OFFLINE
Anche quella mattina Emily aveva riservato il suo primo sguardo del risveglio al display del suo cellulare per visualizzare i messaggi rimasti in uno stato di “non lettura”. Una routine che aveva preso piede nella sua vita da quando il suo nome era stato aggiunto ad un gruppo whatsapp di docenti dell’istituto in cui insegnava. Adesso era in pausa estiva nella sua residenza di Ostuni con il marito Tommy ma non riusciva a staccarsi dal suo smartphone e puntualmente controllava ogni messaggio in arrivo con attenzione scorrendo con voracità ogni notifica ricevuta. Dieci anni di matrimonio, un figlio avuto in giovane età già da due anni a Londra per lavoro e una quotidianità a emozioni zero che le regalava una frequente sensazione di vuoto soprattutto negli spazi temporali in cui si ritrovava sola con il suo compagno. Tommy rispondeva ai canoni del “bravo marito e del bravo padre” ed era uno stimatissimo avvocato originario della Città bianca, ma le emozioni quelle vere vanno oltre le definizioni rituali e sfuggono ad ogni tentativo di canonizzazione. Emily aveva preso consapevolezza di questo nel preciso istante in cui il figlio si era allontanato dalla famiglia, e più volte aveva ricercato surrogati emozionali ritrovando unicamente nel suo lavoro un’alternativa riempitiva. Ma l’ anno scolastico ultimato le aveva regalato qualcosa di inesprimibile. Un nuovo collega arrivato con nomina in ruolo presso l’istituto scolastico dove insegnava aveva risvegliato quella parte di lei offuscata da sensi di colpa e comportamenti abituali. “ Mi permetto di consigliare la formazione di un gruppo whatsapp di docenti per ogni nostra comunicazione”- aveva proposto al termine del primo consiglio di classe Tony, un giovane trentacinquenne docente di matematica, con voce decisa e calda. “Condivido pienamente” fu la prima riposta di Emily, accompagnata dai consensi del resto dei colleghi. Il gruppo fu subito una realtà e fu denominato “Dietro la cattedra” e cominciò ad avere operatività immediata soprattutto per Emily che aspettava con carica adolescenziale gli interventi del nuovo arrivato. E’ difficile spiegare cosa di Tony l’avesse colpita, ma c’era in lui quel di più che a pelle riesci a percepire e ti rende felice. Un ragazzo “normale” potremmo definirlo a prima vista ma è proprio quella apparente normalità che fa la differenza quando le tue giornate scorrono senza battiti “vitali”. Lo stesso Tony non si era dimostrato mai indifferente alle attenzioni della Prof. e aveva a suo modo alimentato quel palese interesse riservandole parole che facevano ben intendere una reciprocità da approfondire. Il rientro a casa dopo l’orario di lavoro rappresentava per entrambi un alternarsi di messaggistica con una voglia matta di rivedersi il giorno dopo. Tony non aveva una relazione in corso e la sua attrazione per la quarantenne docente di lettere sembrava crescere giorno dopo giorno. Emily da parte sua si abbandonava alle emozioni nascoste in quelle parole scritte approfittando della scarsa presenza del marito. Nessuno dei due però rivedendosi osava dare seguito a quanto scritto, ma al tempo stesso non c’era nessuna voglia di rinunciare allo scambio continuo di messaggi. Ed anche in quel caldo giorno di riposo estivo nel casolare di Ostuni, Emily prese in mano il suo cellulare per scoprire con quale canzone di Vasco Tony le augurava il buongiorno. Ma di colpo cominciò con rabbia a maneggiare i tasti verificando una totale assenza di campo. Si alzò di scatto dal letto e provò a cambiare stanza ma nulla sembrava essere cambiato. “No Emy siamo senza linea, esclamò il marito Tommy appena uscito dalla doccia, un guasto tecnico, continuò, che verrà risolto entro domani…” Quella certezza la irritò ancora di più, e con voce alta tuonò “è sempre la stessa storia ogni volta che veniamo da queste parti”. Emily andò a rinchiudersi in bagno portandosi dietro il cellulare e sedutasi sul bordo della vasca cominciò a piangere. Proprio lei che tutti i giorni ripeteva ai suoi ragazzi che la vita va oltre uno schermo adesso non riusciva a farne a meno e questo la faceva sentire ancora più fragile e impotente. Continuò a piangere silenziosamente per l’intera durata della doccia e ancora in accappatoio ritornò in camera a rivestirsi nascondendo quel dolore che mai avrebbe pensato di poter provare.
“Dai su lo sentiremo domani Matteo, in fondo staremo senza linea solo per ventiquattro ore”- le parole del marito per consolare la moglie dalla sua presunta impossibilità di comunicare con il figlio. Intanto un buon profumo di caffè invitò Emily a lasciare la stanza e seguita da Tommy raggiunse la cucina dove l’aspettava una invitante colazione impreziosita da pasticciotti alla crema. Era davvero passato tanto tempo dall’ultima volta in cui si erano concessi una colazione insieme ed entrambi gustarono ogni istante di quella quasi novità. “Ti risposerei ancora, sussurrò il marito sorseggiando un succo d’arancia…Un brivido inaspettato attraversò velocemente il corpo di Emily e improvvisamente la sua testa si svuotò completamente concentrandosi sulle labbra di Tommy che avevano già raggiunto le sue delineando un vortice di emozione intenso. Quel bacio sfociò in una congiunzione di corpi in grado di risvegliare un senso di appartenenza che mai nessuno avrebbe mai potuto minacciare…”Ti risposerei anch’io”, furono le parole di Emily dopo aver espresso con passione il suo amore per quell’uomo che aveva scelto come suo compagno di vita…di colpo Emily sentì riaffiorare un desiderio che sembrava perduto…perché la felicità quella vera è offline…
EMANUELA VASTO